Cosa fare a San Vito Lo Capo

Da San Vito Lo Capo è possibile visitare luoghi interessanti e località suggestive.
All’entrata del paese un maneggio offre la possibilità di effettuare passeggiate a cavallo in località vicine quali Cala Mancina, La riserva di Cofano, le spiagge di Makari.
A circa 10 km dal paesino, in direzione nord, la Riserva Naturale Orientata dello Zingaro offre un paesaggio indimenticabile. La costa dello Zingaro è infatti una delle pochissime, in Sicilia, senza strada litoranea, per garantire la continuità di suolo e acque, di piante e animali. Il termine orientata precisa che la gestione dell’area è tale da favorire l’evoluzione della flora e della fauna verso la loro massima potenzialità. La Riserva è estesa circa 1620 ha e lungo un percorso di oltre 7 km offre al visitatore la vista di coste a strapiombo che da un’ altezza di 913 mt. portano rapidamente al mare raggiungibile da calette con ciotoli bianchi avvolte dalla vegetazione locale. Le palme nane, gli olivastri, i cespugli di capperi, i lentischi e i carrubi si intrecciano a piante dal verde nitido e intenso punteggiato in primavera dai mille colori sgargianti dei fiori. Non mancano piante che testimoniano la presenza millenaria dell’uomo, il frassino ad esempio che veniva utilizzato per la raccolta della manna, il sommacco da cui si estraeva il tannino per la concia delle pelli e ancora la comune “disa” i cui crini vegetali erano usati come lacci e la palma nana, le cui foglie robusti formavano scope e corde con cui costruire le ceste. Il mare è una componente essenziale dello Zingaro le cui acque costiere sono ancora incontaminate e limpide. I colorati anemoni, le rose di mare, le belle madrepore isolate e coloniali ravvivano la vista di coloro che amano immergersi sott’acqua.

A 2 km da San Vito lo Capo la Tonnara offre un paesaggio suggestivo non soltanto per il mare di un intenso colore blu, ma anche per la costruzione, caratteristica delle tonnare siciliane, e il giardino interno ricco di fichi d’india, alberi di mandorlo, aloe e agavi centenarie.

A un’ora di auto da San Vito, in direzione ovest, si trova Erice, un paesino che sorge in cima ad una collina alta circa 800 metri. Le strette stradine, spesso in salita, sono quelle di un’antica cittadella medievale. Su di esse si aprono piccoli negozi di artigianato locale, ceramiche, merletti, ricami e alcune pasticcerie dove gustare i tipici dolci ericini.

Da Erice si può ammirare un bellissimo paesaggio che va dalle Isole Egadi (Favignana, Levanzo e Marettimo) alle caratteristiche saline di Trapani, mete sicuramente da non tralasciare e comunque facilmente raggiungibili.
A breve distanza dal paese di Capo San Vito, Scopello e la sua tonnara meritano sicuramente una visita e un…. bagno a mare, cosi come la tonnara di Bonagia, e ancora il paese di Custonaci, famoso per i suoi marmi e caratteristico per l’interessante museo vivente degli antichi mestieri siciliani, Solunto dove ammirare le rovine dei templi greci e Segesta nel cui suggestivo teatro greco si può assistere a rappresentazioni teatrali.
Trapani (34 km), città ricca di storia e arte, con le interessanti saline;
L’isola di Mothya (60 km) con le rovine e il museo archeologico;
Marsala (70 km), con i suoi stabilimenti vinicoli.

Diving

Il golfo del Firriato, un’ampia baia che si apre ad est del paese di San Vito lo Capo, offre piacevoli immersioni ai subacquei di ogni livello di esperienza.

grotta_gamberi3

La Tonnara
Grotta dei gamberi

orientamento: facile

profondità massima: 42 metri

Nel golfo del Firriato ad est di San Vito lo Capo si trova l’antica tonnara. Da queste parti il fondale roccioso è ricco di flora e fauna già sottocosta. Non disponendo di un ecoscandaglio la soluzione più pratica è quella di partire dagli scivoli della tonnara e procedere verso sinistra parallelamente alla costa ad una distanza da questa di circa 10 metri. Pinneggiando verso il largo si incontra un piano inclinato ricco di varie specie di alghe e parecchie Poseidonie che comunque non ricoprono interamente il fondo, che è sabbioso con rocce sparse. Dopo una prima caduta che va dai 15 ai 25 metri si procede ancora verso NE per arrivare sull’orlo di una parete. Si scende fino a 42 m. dove si apre la grotta.
L’ambiente è dominato dalla verticalità della parete che raggiunge il fondo in un unico salto. Aggrappati alla parete spesso si trovano spezzoni di vecchie reti, spirografi, qualche piccola murena che fa capolino dalla sua tana.
Dinanzi l’apertura dell’antro c’è una vecchia ancora di circa un metro di altezza. All’interno (l’apertura è abbastanza ampia) vivono centinaia di Parapandalus.

grotta_ancora1

L’ancora

orientamento: facile

profondità massima: 28 – 40 metri

Di fronte la Tonnara a circa 200 m. dalla costa si trova un’estesa piattaforma alla profondità di 13 – 14 metri.
Scendendo in corrispondenza delle coordinate date e pinneggiando per un breve tratto in direzione NE, il margine della secca si arresta e si ha una dolce caduta fino a 28 m. caratterizzata dalla presenza di una grossa ancora di tonnara (alta circa 2 m.) poggiata sul fondo in posizione perfettamente verticale.
Se, dando le spalle all’ancora, si procede in direzione S, si può ammirare una bella parete, da 28 fino a 38 – 40 metri, ricca di anfratti, spaccature, archi. Parecchie spugne, spirografi, falsi coralli, murene e se si è fortunati e pazienti qualche cernia rintanata.

kent_7

Il relitto del Kent

orientamento: facile

profondità massima: max 50 metri

Al largo e quasi al centro del golfo del Firriato, su un fondale pianeggiante e sabbioso riposa, in posizione di navigazione il Kent, una nave mercantile affondata circa 100 anni fa in seguito ad un incendio a bordo. Il relitto con la prua a NO e la poppa a S, tutto intero e perfettamente conservato, offre al subacqueo l’emozione unica di ammirare ed esplorare una nave, della lunghezza di circa 50 metri, sepolta nell’acqua.
Naturalmente moltissimi pesci ed invertebrati hanno scelto questa oasi come habitat di vita.
Scorfani, aragoste, orate, saraghi movimentano quest’imponente gigante, i cui ambienti sul ponte basso e sul ponte di comando sono stracolmi di gamberetti rossi.

venere_1

Lago di Venere

orientamento: facile

profondità massima: 18 – 20 metri

Il laghetto di Venere, all’estremità sud del golfo del Firriato, è in realtà un piccolo specchio di mare circondato da faraglioni, caduti in mare dopo essersi staccati dalla montagna che sovrasta il luogo.
Il paesaggio è estremamente suggestivo sia in superficie che sott’acqua. E’ possibile ormeggiarsi all’interno del laghetto o immediatamente fuori a ridosso dei faraglioni. All’interno il fondale, intorno ai 5 metri si presenta molto colorato grazie alla bassa profondità che permette alla luce di penetrare e illuminare le numerosissime varietà di alghe e spugne che incrostano le rocce.
Parecchie sono le grotte e i passaggi attraverso i quali si può giungere in mare aperto. All’esterno il fondale passa dagli 8 ai 15 – 18 metri, articolato in modo vario e abitato da numerosi pesci di piccole e medie dimensioni (saraghi, orate, salpe, anthias…).

Prenota la tua vacanza
1
Hello!
Powered by